You are currently viewing Spunti di tecnica – Masterclass
Mclogo

Spunti di tecnica – Masterclass

Come realizzare uno scudo
Per uno scudo puoi procedere in due modi. il primo prevede l’utilizzo del plasticard. sono dei fogli di plastica bianca formato A4 di vario spessore. per un 54 mm puoi impiegare uno spessore di 1mm. disegna sul plasticard la sagoma dello scudo e la ritagli con un cutter ben affilato. a questo punto gli devi dare la curvatura dello scudo, puoi ammorbidire la plastica avvicinandola alla fiamma di una candela e quindi cercando delicatamente di dargli la forma. una volta definita la forma devi iniziare la fase di definizione dei particolari. gli scudi medievali erano di legno ricoperti solitamente da pelle. quindi la parte interna dello scudo dovrà avere le venature del legno che le puoi incidere con la punta di un cutter, mentre il bordo dello scudo dovrà avere la pelle ripiegata che si ancora all’interno. questa la puoi fare con un rotolino di stucco magic simulando le teste dei chiodi che bloccano la pelle premendo sullo stucco fresco la punta di un ago a cui hai precedentemente limato la punta. poi dai una bella limata con carta abrasiva in grana 800 sui bordi dello scudo per pareggiare il plasticard con lo stucco.
il secondo metodo, che è quello che utilizzo io, è simile al primo solo che prevede l’impiego solo di stucco magic. in questo caso devi stendere lo stucco aiutandoti con un mattarello e del talco e ritagliare la sagoma dello scudo (precedentemente disegnata su di un foglio) e per dare la curvatura a stucco fresco adagio lo scudo su un lato di un bicchiere.
Sia la sfoglia che il taglio della sagoma e la curvatura le effettuo a stucco quasi del tutto asciutto.
per le altre armi puoi operare sempre nello stesso modo, lamierino e/o magic da ritagliare e carteggiare.

F. Volpe

Esiste un modo per incidere le cuciture su una cinghia (in 90 mm, nel mio caso) fatta in lamina metallica? E’ sempre giusto avere una traccia da seguire per la pittura o è meglio lavorare di pennello e basta…
come hanno detto molto spesso conviene farle pennello le cuciture, specie se sono cuciture semplici che si possono simulare solo con delle linee, una chiara ed una scura accostate, e rinforzate con delle luci sulle pieghe.

Solo sui 90 e sui busti (e sulle scale che intercorrono sti 2 tipi) credo si possa parlare gia più facilemnte di riprodurle in scultura o in modellato , per via delle dimensioni maggiori.

Va poi detto anche che dipende dal tipo di materiale e cucitura, m un pantalone o una giacca da ufficiale ha delle cuciture molto fini e quindi pure su un 90, si possono abbozzare e lavorare con il pennello, magari anziche 2 linne gli si fa un pò di luce ed ombra più raffinata, se si tratta di un cuoio magari per la consistenza e lo spessore ci troviamo di fronte ad una cucitura più secca e vistosa, quindi puo andare bene un leggero segno sulla supoerficie con la lama o la lima,

Un altro caso sono le cuciture rinforzate doppie o triple di un uniforme di un parà, o di un soldato moderno, molto spesse e grosse dove la stoffa in molti casi è riiegata e fa pure spessore. qui diventano particolari perche la stoffa li si consuma di più per via dello spessore e si notano molto di più, cla scutlura in certi casi qui è indispensabile.

Si parlava poi di tratteggio o di linea, su un 54 la linea chiara e scura rappresentano semplicmente la piega cdel tessuto che produce un piccolo solco ed abbiamo su un lato la luce e su uno l’ombra, su cuiture moderne come quelle delle casacche mimetiche invecie le cuciture hanno uno spessore all’esterno e quindi le luci si invertono, si parla di tratteggio quando invecie si volgiono simulare i punti della cucitura che su uniformi moderne sono molto presenti, sui busti addirittura si potrebbe arrivare a fare vedere proprio il filo della cucitara che fa dei trattini.

Sono comunque dell’idea che sia impossibile riprodrle in scala quindi credo serva il migliore compromesso, tra realismo e resa estetica. spesso troppo pesanti storpiano m oppure se troppo semplicistiche rendono ulteriormente finto.

Le cuciture in ogni caso se fatte bene danno al pezzo certamnete una realismo maggiore dato che aumentono il dettaglio, anche solo pittorico.
secondo me inoltre danno un maggiore realismo al pezzo in se che specie su scale grandi richiede un certo numero di lementi per far capire che si tenta di raoresentare in miniatura una giacca con tutti i suoi elementi e non una cosa finta.

Spesso in alcuni punti le trovo pure che diano un pò di movimento e rendano le superfici più credibili, rendendole più mosse meno uniformi e meno perfette.
per simularele a seconda dei casi come dicevo si può ricirrere a delle semplici linee accostate, una chiara ed una scura, a dei trattini, che vanno sempre però rifiniti con ombre e luci che diano l’impressione di una cosa a rilievo e non piatta, dei puntini molto vicini tra loro,
ho visto che molto spesso la cucitura viene riprodotta bene crando una linea col pennoo non uniforme ma formata come dall’accostamento di tantissimi puntini o lineette a nche misti , da molto l’idea di un cucitura finie eche si intravede, magari pi la si può rinforzare con una luce.
questa tecnica va bene anche oer simulare nelle cinghie e negli lementi che nela realtà sono in tela grossa o in cordura tipo i gibernaggi militari degli amricani nella secoda guerra mondiale, la rama molto spessa del tessuto :creando appunto dell lineette paralle ottenute picchettando il pennllo rapidamente in maniera non omogenea. oppure delle cuciture abbastanza grossolane.

D. Ruina

Un’ambientazione dove compare un cassone in legno appeso contenente acqua. Da questo cassone ci sono delle perdite. Come posso fare a simulare delle lunghe gocce d’acqua?
mi viene in mente prendi un bava da pesca iper fine e trasparente e sopra ci posizoni delle gocce di resina trasparente, la bava da pesca la incolli e fa da anima per le gocce.

Oppure provare col bicomponente trasparente mescolato mentre secca quando lo tocchi e fila

D. Ruina

TESTE
Per noi comuni mortali senza la capacità di scolpire ex novo i nostri pezzettini è importante selezionare bene tra gli accessori presenti sul mercato.
Le teste sono sicuramente uno deli elementi fondamentali… al momento il mercato è pineo di teste Hornet splendide ma troppo piccole.

Le più belle che ho trovato al momento sono le 2 ultime serie espressive della Nemrod.
Le ho trovate veramente splendide ed ho pensato di condividere l’info…
ps Nemrod è trovabile nel sito di Historex

Ivo Preda

Materiali per scolpire
il necessario per scolpire “a fresco”. (perchè poi c’è un altra tecnica “a secco” e questa si basa sull’utilizzo di lime,cartavetrata,ed utensili da taglio etc.etc.è viene effettuata sullo stucco indurito,ma questa è un’altra storia)Per quanto mi riguarda,gli stucchi epossidici biconponenti che uso sono:1)MILLIPUT GREY,2)A+B,3)DURO,4)MAGIC SCULPT.Ogni stucco ha una proprietà fisica e chimica diversa,anche se appartengono più o meno alla stessa tipologia di prodotto! (chimico);e di conseguenza sono nocivi per la salute quindi bisogna manipolarli con cautela!non aver paura non sono esplosivi!!!!! basta stare solo attenti al contatto con occhi,bocca, etc.e lavarsi bene le mani dopo l’utilizzo.Poi si possono miscelare tra l’oro per poter avere consistenze divese,a seconda del lavoro che si deve svolgere,tipo una sfoglia oppure una pelliccia e coì via.Passiamo adesso agli utensili,da premettere che non faccio uso di utensili belli è pronti,anche perchè quei pochi che esistono in commercio(per intendeci quelli per uso odontoiatrico e quelli reperibili nei negozi di belle arti) non sono tutti utili allo scopo quindi bisogna costruirseli in proprio!Non è una cosa complicata si può partire da un semplice stecco di legno(Bill horan e altri figurinisti, hanno utilizzato stuzzicadenti per scolpire i loro pezzi),passando per vari tipi di profilati metallici (alluminio ottone acciaio)sagomati a seconda dell’esigenza.Comunque puoi fare la prova con alcuni di quelli che propongono in commercio(anche perchè e un fatto soggettivo!quello che va bene a me non sempre può andar bene a te!
C. Terraciano

Ogni modellista utilizza i suoi strumenti che solitamente si autocostruisce per ottenere un determinato effetto, quindi non esistono degli strumenti standard che permettono di realizzare le opere d’arte di maurizio o di altri. quella è solo capacità tecnica e talento. per la serie le scarpette di calcio ed il pallone sono gli stessi di zidane ma non sarò mai come lui. Altri strumenti che possono servirti sono dei pennellini di varie grandezze e dell’alcool per lavorare lo stucco a fresco lisciandolo e tirandolo. sicuramente la carta abrasiva è fondamentale per il lavoro a stucco secco e non preclude la lavorazione a stucco fresco, anzi le due operazioni sono strettamente collegate e complementari. Aghi di diverse grandezze possono essere molto utili come gli aghi da siringa a cui si possono limare le punte per ottenere le famose c necessarie per incidere la cotta di maglia.
solo scolpendo puoi capire la funzione di un attrezzo piuttosto che un altro e capire con quale ti trovi meglio.
F. Volpe

Come faccio a riprodurre una bandiera tutta strappata/sfrangiata ….???
I metodi che uso anche io sono due….
se sono vessilli piccoli e medi uso una lamina sottilissima di metallo tipo alluminio morbido (il piombo non lo preferisco poichè è troppo morbido) color rame da un lato ed argento dall’altro Amati,mi metto li con lame e punteruoli e la sfrangio dove serve.
Se sono bandiere grosse l’A+B è più adatto tirato a sfoglia e poi sfrangiato e bucato prima a semi-fresco (poichè devi farlo indurire un pò altrimenti si rompe tutto) e rifinito a secco.
Se invece deve essere molto sfilacciata (ma non ho mai provato l’ho visto su di una rivista) devi fare una bandiera semi-intera in stucco e sfrangiarla dove ti serve grossolanamente(di solito parte terminale) a fresco,farla seccare, e fai un lavoro certosino con fili di stucco (duro) raccordando il tutto,tipo criniere dei cavalli per intenderci.
utilizzare un mix formato da 50% di A+B e un 50% di Magic sculpt… (anche un po di plastilina max 30% può aiutare a rendere più elastico l’impasto) lasciare asciugare la sfoglia tirata con il talco per una decina di minuti sotto una lampada e poi con un cutter o spillo provare a sfrangiarla!
C. Terraciano