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Ashigaru da WM90 – Masterclass

Partendo dal famoso samurai della White Models WM90/02 ho deciso di realizzare un’interessante variante: un aschigaru del periodo 1450-1550.

Per conoscere meglio ed affrontare la costruzione del mio figurino ho consultato qualche testo tra cui  “I Samurai” edito dalla Osprey e tradotto nell’edizione del Prado (n° 69 della collana Eserciti e Battaglie)..leggendo il volumetto ho trovato queste righe che hanno fatto da base per la modifica del soldatino:

Sfortunatamente la vita sotto gli Ashikaga (famiglia di shogun ) non era sempre pacifica. Per la prima volta in Giappone una nuova classe sociale prese le armi: i contadini. In diverse occasioni tra il 1428 e il 1461, migliaia di contadini riuniti in bande chiamate ikki, si abbatterono sulla capitale. (…) i contadini entravano nell’esercito con il grado più infimo ed erano chiamati aschigaru. Erano poco dispendiosi da equipaggiare; armi ed armature si trovavano ovunque, dal momento che il metodo più comune di costituire o migliorare il proprio equipaggiamento era di saccheggiare il campo dopo la battaglia. (..) Il crescente sviluppo di una classe inferiore ben addestrata e armata pose le basi per ciò che venne chiamato gekokujo: “gli umili sovrastano i ricchi”. (..)

Ho quindi cercato di trovare un assortimento nell’equipaggiamento che evidenziasse la situazione di chi prenda l’armamento saccheggiandolo. Presa una modica quantità di milliput ho iniziato l’opera di conversione

Prima cosa ho sostituito l’elmo molto bello ma che avrebbe caratterizzato troppo il figurino come samurai e l’ho sostituito con un cappello di paglia auto costruito , sotto il copricapo ho aggiunto un fazzoletto come protezione dal sole dei campi.

Poi ho allungato i calzoncini cercando di dargli un aspetto scolorito e logoro sfrangiandone i bordi.

Ho inoltre sostituito il porta frecce con un modello a cestino ligneo più semplice.

La panoplia poi è stata dipinta marcando la differenza dei colori e dei decori  tra i vari pezzi come se in origine fossero appartenuti a vari samurai  caduti in battaglia.

Nella colorazione ho cercato un effetto satinato-setoso nella manica e lucido per le parti laccate della protezione delle gambe.

Il terreno nerastro e sassoso vuole simulare quello di origine vulcanica.

Fabrizio Rabottino