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Corso di pittura ad acrilico – Parte 4 – Masterclass

LUCI E OMBRE

La particolare teoria esistente al riguardo è troppo articolata per lo scopo che ha il nostro corso, c’è comunque del materiale eccellente che copre in profondità questo argomento.
Ci concentreremo quindi sul processo applicativo, di cui dovreste avere un’ idea. Luci e ombre sono possibili combinando la stratificazione con la lumeggiatura, con un processo molto semplice:

LUCI

In generale lumeggiamo le aree in rilievo delle nostre figure dove la luce si concentra prevalentemente. Usando gli acrilici, ricordate di lumeggiare all’ inizio. La ragione di questo è che è più semplice coprire gli errori commessi dando luce con i colori più scuri che il contrario.

La lumeggiatura viene ottenuta aggiungendo una piccola quantità di colore con carica superiore al nostro colore base, diluendo di conseguenza (minimo 1:5) e cominciando con la “sfumatura” più ampia che corrisponde al punto più basso dell’ area da lumeggiare, con attenzione applicate il primo incremento, stratificando quanto necessario per ottenere l’ intensità desiderata.

Diagramma 4: Lumeggiatura

Poi aggiungete un’ altra piccola quantità di colore per la lumeggiatura alla vostra ultima miscela e applicate la prossima sfumatura su di un’ area più piccola, stratificando se necessario. Ripetete questa procedura fino a che tutti gli “incrementi” in carica di colore sono stati applicati.
A seconda della posizione e dell’ effetto desiderato la lumeggiatura può variare da un unico incremento in volume/carica sino all’ uso di sfumature multiple fino al colore stesso usato per la lumeggiatura.
Ripeti questa operazione fino a che tutti i passaggi non saranno completati. Dipenderà dall’effetto desiderato, le luci possono essere applicate con una sola lumeggiatura o con più passaggi di colore chiaro.
Lumeggiatura: qui è stato applicato un primo incremento, difficilmente visibile, miscelando 25% di #952 giallo limone al ns. colore base #922 U.S. verde

Miscelando 50% e 75% di #952 giallo limone al ns. colore base, sono stati applicati attentamente un secondo ed un terzo incremento.
Ultimo incremento, usando #952 giallo limone puro, applicato solo in cima alla lumeggiatura



OMBREGGIATURA 

Di solito ombreggiamo le aree dove la luce si concentra di meno o dove c’è bisogno di definire meglio le forme e viene fatto solitamente dopo che sono state applicate le lumeggiature.
Il processo di applicazione è simile a quello usato per la lumeggiatura, ma in questo caso aggiungeremo un colore più scuro al ns. colore per creare progressivamente delle cariche inferiori.

L’ ombreggiatura ha bisogno di una diluizione maggiore e viene ottenuta di solito con non più di tre diminuzioni di colore, a seconda della particolare profondità o intensità desiderata.
Ricordate che la pittura deve essere sottile, è meglio costruire gradualmente ogni ombra, stratificando ogni applicazione di colore invece di applicarne una unica che può oscurare qualche dettaglio o il colore base.
Ombreggiatura: aggiungendo un 25% di #980 nero – verde al colore base, la prima diminuzione viene applicata sulle zone più scure.
Una seconda diminuzione viene applicata miscelando 50% di #980 nero – verde con il colore base e #980 nero – verde puro viene usato per le aree più scure.

Cominciate con una diluizione 1:8 o superiore e ricordatevi di scaricare la pittura in eccesso dal pennello sullo straccio, diverse volte prima di usarlo.
E’ importante capire che l’ applicazione di lumeggiature ed ombreggiature è una questione di stile personale, di esperienza e di una buona conoscenza della teoria del colore.
Comunque, il raggiungimento di risultati soddisfacenti con gli acrilici dipende da questi tre fattori:

1. da una selezione corretta del colore
2. da un numero adeguato di incrementi e diminuzioni nelle cariche dei colori
3. da un posizionamento corretto di ombreggiature e lumeggiature su tutta la figura.

1. La corretta selezione del colore

Qui posso solo stressare il fatto che per ottenere dei buoni risultati è necessaria una selezione attenta dei colori compatibili e cariche/toni che possono derivare dal colore base.
Ciò vuol dire che, a meno che non stiate cercando di ottenere un effetto particolare, il vostro colore base deve essere presente in tutti gli incrementi e diminuzioni di volume, per mantenere l’ armonia colorimetrica. Se avete bisogno di aiuto per cominciare in quest’ area, ho incluso in questo corso una tabella che mostra alcune facili miscele per ottenere lumeggiature e ombreggiature che potete usare come referenza. Sperimentate queste miscele per prendere la mano con questa tecnica.

2. Il numero di incrementi e diminuzioni di carica/volume del colore

Questi vengono determinate dalle dimensioni e configurazione dell’ area specifica. Su aree ampie e poco profonde dove sono necessarie transizioni sottili, sarà richiesto un alto numero di incrementi e diminuzioni del colore base; al contrario, su aree piccole e profonde come pieghe strette e grinze, dove i passaggi veloci tra lumeggiature ed ombreggiature permettono transizioni di colore più intense e meno graduali.

3. L’ adeguato posizionamento di luci e ombre su tutta la figura.

Anche se poche, se applicate con precisione, renderanno il loro effetto. E’ importante rispettare qui la regola del “segnale di stop”.
Studiate sempre la vostra figura sotto una luce che provenga dall’ alto, così potrete riconoscere le caratteristiche di essa che determinano luci ed ombre, quindi accentuate le di conseguenza.

TAVOLA COLORI

TECNICHE COMPLEMENTARI

Una volta assimilate le tecniche base di lumeggiatura ed ombreggiatura, è tempo di apportare quei miglioramenti importanti e quei tocchi finali che aggiusteranno ed esalteranno il contrasto tra le diverse aree e dettagli della vostra figura.
La trasparenza e l’ intensità del colore possibili con gli acrilici fanno sì che questi siano la scelta migliore per le procedure conosciute come “Toning” (modifica del colore), “Outlining” (contorno/contornare), “Edging” (bordo/bordare).

TONING 

Quando colorerete con gli acrilici ci saranno volte in cui potrete trovare che la vostra lumeggiatura od ombreggiatura sono troppo “rigide”, dovrete aggiustare il tono, la carica del colore o forse sarà necessario un cambiamento leggero di tinta per ottenere un effetto particolare.

In questi casi usiamo la tecnica del “Toning”, che non è altro se non uno strato molto diluito di colore applicato su di un’ area in modo da attenuare i contrasti, accordare le cariche totali o semplicemente aggiungere quell’ effetto speciale. Una diluizione 1:12 è un buon punto di inizio per questo scopo e non dimenticate di scaricare il colore in eccesso dal vostro pennello diverse volte, prima di procedere all’ applicazione.

Il toning è applicato qui con una diluizione 1:12 del colore base, in modo da attenuare i contrasti e bilanciare il tutto.

OUTLINING 

L’ outlining è l’ applicazione di una riga sottile scura e decisa che separa le zone e definisce dettagli quali tasche, cuciture, patte ecc., agendo come un’ ombra ben marcata.

Questo viene ottenuto stratificando una linea molto sottile con la carica di colore più bassa per ogni area che deve essere definita, usando una diluizione 1:2, in modo da costruire il colore lentamente, sino a che si ottiene l’ intensità desiderata.

L’ outlining esalta la figura separando e definendo le aree e i dettagli, agendo come un’ ombra ben marcata
Qui è stato usato #980 nero-verde puro

EDGING

Anche se non conosciuto così ampiamente quanto l’ outlining, quando posizionato accuratamente, è altrettanto importante ed i suoi effetti possono essere sorprendenti.
Simile all’ outlining, consiste nell’ applicazione di una linea sottile, chiara e decisa che separa e definisce le diverse zone e dettagli, agendo quale marcata lumeggiatura, aumentando l’ acutezza della vostra figura.
Una carica/volume di colore elevato diluito 1:2 è necessario per la costruzione graduale del colore.

L’ edging esalta ancora maggiormente il figurino, agendo quale marcata lumeggiatura; è stato usato in questo esempio #952 giallo limone.

CONCLUSIONI

Bene, questo è tutto e anche se si potrebbe scrivere un libro intero sull’ uso degli acrilici nella dipintura di figurini, queste poche informazioni includono le tecniche base e come vedete, gli acrilici non sono poi così difficili da usare.
La pratica e l’ esperienza faranno il resto.
Speriamo che i concetti e le idee precedentemente proposti possano essere di aiuto nell’ iniziare a lavorare con gli acrilici.
Questo non significa che dovete diventare utilizzatori di acrilici esclusivamente. Ogni tipo di pittura ha i suoi meriti ed eccelle in alcuni campi, sta a noi identificare ed integrare queste caratteristiche al vostro stile di pittura.
Lasciate che gli acrilici diventino un altro strumento nella vostra ricerca dell’ eccellenza, non rimarrete delusi.

By Mario Fuente

Ringraziamo la R&K production per averci consentito di pubblicare il seguente corso apparso nei numeri 18 e 19 della splendida rivista HISTORICAL MINIATURES.

Buon Divertimento!