Corte Di Cavanno
Miniature
In questa tabella viene rappresentata l’eterogeneità dei materiali utilizzati per la scultura di un soldatino.
Vuole essere di aiuto a chi si avvicina per la prima volta alla scultura mostrando alcuni piccoli trucchi per la realizzazione di alcune parti.
La scelta dei materiali è del tutto soggettiva ma vi sono alcune caratteristiche peculiari dei singoli prodotti (riportate nella sezione riguardanti i materiali) di cui bisogna tenere conto.
Per la realizzazione dei bottoni di questo soldatino, sono state utilizzate due tecniche diverse: a fresco, cioè stampando i bottoni direttamente sullo stucco fresco in fase di modellazione della parte (per le ghette, i polsini e le patte dei tasconi).
Su stucco indurito, stampando cioè i bottoni sulla veste precedentemente scolpita e indurita. Per la scultura dei bottoni è sempre consigliabile utilizzare il “Duro” che dispone di un ottimo potere adesivo (per i bottoni del giustacorpo).
PREMESSA
Le informazioni e i commenti riportati nel corso, sono del tutto soggettivi ed opinabili.Il nostro scopo è quello di mettere a disposizione dei modellisti l’esperienza acquisita nel corso della nostra attività.Lungi da noi l’idea di scrivere una sorta di trattato sulle caratteristiche dei prodotti in commercio. Le particolarità dei singoli materiali saranno evidenziate allo scopo di sfruttare al meglio gli attrezzi e stampi per scultura della CorteDiCavanno Miniature. Pertanto ai singoli modellisti il giudizio finale sui prodotti con la speranza di aver dato loro le informazioni di base, necessarie per utilizzare i nostri prodotti con piena soddisfazione. |
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I MATERIALI
Esistono in commercio numerose marche di stucchi epossidici, differenti per caratteristiche finali e modalità di utilizzo. In linea di massima possiamo ricondurre a quattro tipologie generali associando i prodotti con caratteristiche similari. |
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STUCCHI “PLASTICI” – GOMMOSI ad essiccazione avvenuta
Kneadatite (meglio conosciuto come “Duro”) CARATTERISTICHE Il rapporto di miscela dei due componenti è 1:1 Di consistenza plastica, si rivela tale anche durante le fasi di miscelazione delle parti. Risulta abbastanza rigido per tutto il tempo di lavorabilità. Dispone di un eccezionale potere adesivo. E’ molto compatto, non si sbriciola e non si divide. Ha una eccezionale capacità di autolivellamento. A essiccazione completa mantiene una consistenza gommosa. Può essere reso più morbido (in fase di lavorazione) diminuendo la parte di componente blu sino ad un rapporto di 1:0,5 Non è carteggiabile. Si incide facilmente con la taglierina. TEMPO DI ATTESA PRIMA DELL’UTILIZZO Dopo avere miscelato i due componenti si può utilizzare immediatamente il prodotto. TEMPO DI LAVORABILITA’ Circa 1 ora. Dopo la prima mezz’ora inizia ad essere sempre meno plasmabile tendendo a neutralizzare la modellazione, con un vero e proprio “ritorno della forma” tipico della gomma. Diminuendo la parte di componente blu aumenta il tempo di lavorabilità. TEMPO DI ESSICCAZIONE 6 o 8 ore per l’essiccazione completa. UTILIZZI PRINCIPALI Trova il suo massimo impiego nella scultura di piccoli particolari e dei volti. La sua eccezionale proprietà di autolivellamento permette di ottenere una finitura perfettamente liscia anche su particolari piccolissimi. La sua caratteristica consistenza gommosa fa si che in caso di urto accidentale le piccole parti difficilmente arrivino a spezzarsi. Può essere utilizzato con eccezionali risultati anche per la scultura di uniformi e accessori quali cappelli di stoffa. In questo caso l’unico problema da tenere presente è il suo tempo di lavorabilità relativamente breve, occorre quindi progettare bene il lavoro di scultura, dividendolo in fasi successive. Nel caso di un soldatino le sessioni di lavoro potrebbero avere la seguente sequenza: gamba destra, gamba sinistra, busto (parte anteriore), busto (parte posteriore), manica destra e manica sinistra. Può essere lisciato con un pennellino intriso di Alcool, questa operazione tende a sciogliere un sottilissimo strato superficiale non insistere quindi troppo su uno stesso punto onde evitare la formazione di una pellicola finissima che tenderebbe a raggrinzire. N.B. Se successivamente si dovessero effettuare operazioni di scultura, occorrerà usare molta attenzione in quanto gli attrezzini tenderebbero a “scivolare” sulla patina superficiale sciolta |
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STUCCHI “PLASTICI” – RIGIDI ad essiccazione avvenuta
Magic Sculpt Andrea Sculpt CARATTERISTICHE Per tutti i prodotti il rapporto di miscela dei due componenti è 1:1 I due stucchi hanno caratteristiche del tutto similari e presentano una consistenza plastica, soprattutto al termine della miscela delle parti. Risultano morbidi per tutto il tempo di lavorabilità. Dispongono di un buon potere adesivo anche se minore rispetto al “Duro”. Sono molto compatti, non si sbriciolano e non si dividono. Hanno una eccezionale capacità di autolivellamento. Ad essiccazione completa risultano duri. L’Andrea Sculpt risulta più duro. Sono carteggiabili ma essendo abbastanza elastici a livello superficiale una carta vetrata Si incidono facilmente con la taglierina. TEMPO DI ATTESA PRIMA DELL’UTILIZZO Dopo avere miscelato i due componenti la pasta risulta eccessivamente morbida è opportuno attendere almeno 15-20 minuti prima del suo utilizzo. Questo accorgimento permette alla miscela di compattarsi rendendola più lavorabile, Il tempo di attesa può diminuire a 5 minuti se si espone la miscela al semplice calore di una lampada da 100W. Prima di esporre lo stucco al calore della lampada è opportuno spalmarlo sul manichino abbozzando le forme principali. TEMPO DI LAVORABILITA’ Circa 2 ore. Dopo la prima ora tendono ad essere sempre meno plasmabili e soggetti a crepe o sfaldamenti, è possibile ovviare all’inconveniente inumidendo la superfice con l’ausilio di un pennellino. TEMPO DI ESSICCAZIONE 10-12 ore per l’essiccazione completa. UTILIZZI PRINCIPALI Trovano il loro massimo impiego per la scultura dei panneggi, dei corpi e di tutte le superfici ampie. Grazie alla eccezionale capacità di autolivellamento e al tempo di utilizzo più lungo permettono la lavorazione di forme complesse e ampie. La loro superficie è facilmente levigabile già durante le fasi di impostazione delle forme. Al termine della lavorazione possono essere lisciati con un pennellino intriso di Acqua o Alcool (in caso lo stucco sia più duro) senza comprometterne la successiva lavorabilità con gli attrezzi. |
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STUCCHI “TERROSI” – RIGIDI ad essiccazione avvenuta
Milliput A+B CARATTERISTICHE Per tutti i prodotti il rapporto di miscela dei due componenti è 1:1 Il Milliput è disponibile in tre diverse composizioni: Standard (grana dell’impasto più grossolana), Silver Grey (grana dell’impasto media) e Superfine White (grana dell’impasto ultrafine). Tutte e tre presentano la caratteristica consistenza “terrosa”. L’A+B ha caratteristiche del tutto simili al Milliput ma è più poroso e meno resistente. Risultano morbidi per tutto il tempo di lavorabilità. Dispongono di un basso potere adesivo. Ad essiccazione completa risultano duri. Sono perfettamente carteggiabili. TEMPO DI ATTESA PRIMA DELL’UTILIZZO Dopo avere miscelato i due componenti la pasta risulta eccessivamente morbida è opportuno attendere almeno 25-30 minuti prima del suo utilizzo. Questo accorgimento permette alla miscela di compattarsi rendendola più lavorabile, Il tempo di attesa può diminuire a 10 minuti se si espone la miscela al semplice calore di una lampada da 100W. Prima di esporre lo stucco al calore della lampada è opportuno spalmarlo sul manichino abbozzando le forme principali. TEMPO DI LAVORABILITA’ Circa 3-4 ore. Dopo la prima ora tendono ad essere sempre meno plasmabili e soggetti a crepe o sfaldamenti. TEMPO DI ESSICCAZIONE 16-18 ore per l’essiccazione completa. UTILIZZI PRINCIPALI Particolarmente indicati per tutte quelle parti che richiedono la levigatura finale come corazze e forme rigide in generale (si possono incidere facilmente con una punta ad essiccazione completa).Per i soldatini è conveniente utilizzare il Milliput Superfine o l’A+B. Per basette o particolari per i quali può essere accettabile una grana di finitura meno fine possono essere utilizzati anche il Milliput Standard o il Silver Grey. La loro superficie è facilmente levigabile una volta induriti. |
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STUCCHI/PASTE “AD ESSICCAZIONE MEDIANTE COTTURA” RIGIDI ad essiccazione avvenuta
Cernit CARATTERISTICHE Il prodotto è disponibile in diversi colori che ne modificano leggermente la consistenza un buon “medium” è quello di colore bianco, mentre se si desidera un impasto più denso si può usare il colore nero. il Cernit risulta abbastanza solido, e se si tenta di spezzarlo si divide in pezzi di varia grandezza, un po’ come se si rompesse del gesso. Iniziando ad impastarlo l’azione del calore e quella meccanica lo renderanno via via più elastico e malleabile. Dispone di un basso potere adesivo . A cottura ultimata, il Cernit assume una consistenza cristallina. Una volta cotto è carteggiabile ma essendo abbastanza elastico a livello superficiale una carta vetrata TEMPO DI LAVORABILITA’ Non essicca a temperatura ambiente, per indurirlo occorre cuocerlo.. TEMPO DI COTTURA Il tempo di cottura è di circa mezz’ora ad una temperatura di 130 C°. UTILIZZI PRINCIPALI Può essere utilizzato per la scultura dei panneggi, dei corpi e di tutte le superfici ampie. E anche adatto per la scultura di piccoli particolari grazie alla sua elasticità una volta plasmato. Prima della cottura può essere lisciato con acqua o Alcool. |
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Scultura di una ghetta con lo stucco “Duro” | |
In questa sezione descriveremo la scultura di una ghetta con lo stucco Duro.
Verranno mostrate tutte le fasi di modellazione e stampa dei bottoni. SCALA 54mm Argomenti di particolare interesse trattati in questa sezione: scultura dei bottoni a fresco. |
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Per la scultura della nostra ghetta utilizziamo una parte di gamba in resina di un normale kit di serie.
La foggia della scarpa è tipicamente settecentesca con la grossa fibbia a decoro. |
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Prima fase: stesura dello strato di stucco e abbozzo dei volumi e delle forme principali.
Attrezzo utilizzato: Stecca tonda dritta UTESCUL001/08 Dopo avere steso un sottile strato di stucco con le dita inumidite con acqua, iniziare a spalmarlo distribuendo il materiale sino a raggiungere la posizione desiderata. Appiattire le zone con materiale eccedente e ripristinare le corrette dimensioni dei contorni asportando il materiale in eccedenza. Nell’esempio fotografico viene distribuito il materiale spingendolo verso la parte inferiore della scarpa in modo da effettuare il riporto sotto la suola. Lo scopo di questa prima fase è quello di ottenere la perfetta distribuzione del materiale sia come perimetro della forma che come spessore. IMPORTANTE: sulla parte esterna della ghetta lasciare uno strato di materiale leggermente più spesso. La successiva stampa dei bottoni porterà i contorni degli stessi al giusto livello. |
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Seconda fase: definizione e ritocchi al perimetro della forma..
Attrezzo utilizzato: Spatola a punta UTESCUL001/04 Si procede ora con la definizione e il ritocco del perimetro della forma. Questa operazione permette di compattare il materiale sui bordi della scultura rettificando le eventuali imperfezioni del perimetro. Nell’esempio fotografico si procede alla definizione della parte bassa della ghetta e della fettuccia passante sotto la suola. In questo caso non occorre sistemare la parte superiore che risulterebbe nascosta dal pantalone. |
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Terza fase: definizione dei tagli e delle sovrapposizioni della stoffa.
Attrezzo utilizzato: Spatola tonda UTESCUL001/05 Si procede alla scultura degli intagli e delle differenze di livelli del panneggio. Nell’esempio fotografico si procede alla scultura dell’apertura esterna della ghetta sulla quale verranno successivamente stampati i bottoni. La parte dove saranno scolpiti i bottoni sarà più spessa e dovrà rimanere tale anche dopo la stampa degli stessi a simulare la sovrapposizione delle stoffe sull’abbottonatura. |
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Quarta fase: scultura delle pieghe del panneggio.
Attrezzo utilizzato: Matita larga UTESCUL001/01 Si procede alla definizione delle pieghe del panneggio. In questa fase è buona norma verificare attentamente la posizione e l’ampiezza delle stesse consultando materiale fotografico o tavole. Nell’esempio fotografico si procede alla scultura delle pieghe presenti nella parte anteriore della caviglia. |
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Quinta fase: stampa dei bottoni.
Stampo utilizzato: Bottone da 0,6 mm UTESTAM001/06 Si passa ora alla stampaggio dei bottoni. Dopo avere stabilito il diametro esatto procedere con la stampa, Dopo avere inumidito con acqua lo stampo effettuare una leggera pressione sul punto dove dovrà essere posizionato il bottone sino a che lo stucco fuoriesce dal forellino centrale. Non effettuate movimenti di rotazione che potrebbero strappare il bottone dal resto dello stucco. Ripetere l’operazione per i successivi. In caso di posizionamento errato spianare con una spatolina e procedere alla nuova stampa. IMPORTANTE: lo stampo deve essere inumidito prima di ogni stampata, onde evitare che il materiale vi posa aderire. |
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Sesta fase: ripristino della aree intorno ai bottoni.
Attrezzi utilizzati: Spatola a punta UTESCUL001/04 Spatola tonda UTESCUL001/05 In questa fase si procede alla sistemazione delle depressioni circostanti il bottone create dallo stampo. Come accennato prima è importante che in queste zone venga mantenuto uno strato di stucco più spesso. Dopo la stampa le aree circolari schiacciate si troveranno così ad essere al giusto livello. Nell’esempio fotografico si procede ad appiattire il contorno delle aree amalgamando il livello delle zone circostanti. |
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Sesta fase: scultura dei panneggi nelle aree intorno ai bottoni.
Attrezzi utilizzati: Matita larga UTESCUL001/01 Matita fine UTESCUL001/02 Dopo avere livellato le depressioni, si procede alla scultura dei panneggi e delle pieghe nelle aree circostanti i bottoni. In questa fase si procede anche all’eventuale incisione della parte di asola visibile. Negli esempi fotografici si procede al prolungamento e completamento delle pieghe e alla scultura delle pieghe più piccole nelle zone dietro ai bottoni. |
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Settima fase: incisione della cucitura laterale.
Attrezzo utilizzato: Matita fine UTESCUL001/02 Per finire si effettua l’incisione della cucitura effettuando una leggera pressione e trascinando l’attrezzo. |
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Viste laterali della ghetta ultimata |
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![]() Tempo impiegato 20 min. Circa. Riepilogo degli attrezzi e stampi utilizzati. |
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