Mentre negli antichi regolamenti si trovavano dettagliate descrizioni dei capi di corredo con misure in centimetri, numero dei bottoni ecc… a cominciare dal 1890 questi particolari vengono omessi e ci si limita a fotografie, così che ne riesce più difficile la descrizione. – gran divisa e divisa invernale |
La camicia di fatica per tutte le stagioni era di tela olona, munita di telino ornato da due righe nere e stellette come quello azzurro, con una tasca esterna sul petto a sinistra per il coltello. Non risulta che vi fosse più il cordone per restringerla come nel 1893. |
Nel 1925 vi fu anche una modifica “non visibile” e cioè l’abolizione del coltello che non introdusse modifiche nel modo di portare il cordone, la cui estremità rimase libera entro lo sparato. |
In questo album venivano confermate le divise del 1936, introducendo per Sergenti, Sottocapi e Comuni una “divisa giornaliera estiva” composta da: Dal 1972 i marinai in libera uscita potranno indossare le scarpe basse di vitellone al cromo nero, quando poi vennero abrogate dal corredo “le scarpette di riposo” le paia di scarpe basse furono aumentate a due. |
Nel maggio 1974 fu adottato il berretto bianco anche per la stagione invernale. Segenti, Sottocapi e Sottoufficiali potevano indossare una divisa estiva con camicia a mezze maniche, i marinai dovevano indossare la regolamentare camicia sopra il corpetto di cotone bianco. |
Siamo ai giorni nostri e registriamo ancora una nota dell’1981, quando per la confezione delle divise bianche fu adottato un tessuto sintetico denominato “tela candida” al posto della “tela rasata” per la camicia e della “tela crociata” per i pantaloni. |
FINE