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La divisa dei marinai d’Italia dal 1862 ad oggi – Parte 3 – Masterclass

Mentre negli antichi regolamenti si trovavano dettagliate descrizioni dei capi di corredo con misure in centimetri, numero dei bottoni ecc… a cominciare dal 1890 questi particolari vengono omessi e ci si limita a fotografie, così che ne riesce più difficile la descrizione.
Nel 1890 la divisa da marinaio fu resa regolamentare anche per i Secondi Capi.
L’album delle divise del 1903 riportava le fotografie delle seguenti uniformi per secondicapi e marinai:

– gran divisa e divisa invernale
– divisa da fatica invernale
– divisa ordinaria invernale con cappotto
– gran divisa e divisa ordinaria di mezza stagione
– divisa da fatica di mezza stagione
– gran divisa estiva per i climi temperati
– divisa ordinaria estiva per i climi temperati
– gran divisa estiva per i climi caldi
– divisa ordinaria estiva per i climi caldi
– divisa da fatica estiva
– divisa da pioggia

La camicia di fatica per tutte le stagioni era di tela olona, munita di telino ornato da due righe nere e stellette come quello azzurro, con una tasca esterna sul petto a sinistra per il coltello. Non risulta che vi fosse più il cordone per restringerla come nel 1893.
I secondi capi riebbero la divisa da sottoufficiale solo nel 1905.
Nel 1924 fu introdotto un notevole cambiamento nelle uniformi che introduceva l’uso del corpetto azzurro e del modo di portare fazzoletto e cordone.
Da quel giorno (ben 76 anni fa) le camicie assunsero la forma che ancora oggi hanno.
Oltre al fatto di portare la camicia fuori dai pantaloni, vi fu un’altra innovazione “silenziosa”, e cioè l’abolizione dei polsini con bottone alle maniche della camicia di panno.

Nel 1925 vi fu anche una modifica “non visibile” e cioè l’abolizione del coltello che non introdusse modifiche nel modo di portare il cordone, la cui estremità rimase libera entro lo sparato.
L’adozione del berretto bianco estivo fece decadere la necessità di sovrapporre una foderina bianca a quello di panno nero nella stagione estiva, foderina che pertanto fu depennata dal corredo.
Il nuovo regolamento sulle divise del 1936 non portava innovazioni alle divise di panno e bianca, ma introduceva una “divisa giornaliera estiva” costituita da pantaloni di tela crociata bianca, uguali per foggia a quelli di tela rasata, e da una camicia dello stesso tessuto sprovvista dei polsini e del solino azzurro.
Sul solino di tela bianca erano applicate le righe e le stellette in tela nera e vi era una tasca esterna sul petto, come nella camicia  di fatica del 1903. 
Dopo la parentesi della guerra del 1940-45 fu pubblicato un piccolo “Album delle divise U.G. 21” del 1952.

In questo album venivano confermate le divise del 1936, introducendo per Sergenti, Sottocapi e Comuni una “divisa giornaliera estiva” composta da:
– farsetto bianco con distintivi di grado e di categoria sulla manica sx
– calzoncini corti di tela turchina
– cappello da lavoro di tela bianca
– scarpe nere con calze arrotolate o scarpette

Dal 1972 i marinai in libera uscita potranno indossare le scarpe basse di vitellone al cromo nero, quando poi vennero abrogate dal corredo “le scarpette di riposo” le paia di scarpe basse furono aumentate a due.  

Nel maggio 1974 fu adottato il berretto bianco anche per la stagione invernale. Segenti, Sottocapi e Sottoufficiali potevano indossare una divisa estiva con camicia a mezze maniche, i marinai dovevano indossare la regolamentare camicia sopra il corpetto di cotone bianco.
Questa “mezza misura” fu abolita un anno dopo con l’adozione dell’uniforme con camicia a mezze maniche come quella degli Ufficiale e dei Sottoufficiali disponendo la distribuzione della camicia munita di stellette a spilla sul colletto.
Per questa uniforme ufficialmente denominata SEB (servizio estiva bianca) fu adottata anche una cintura in tela bianca con fibbia metallica al posto della cinghia in cuoio.

Siamo ai giorni nostri e registriamo ancora una nota dell’1981, quando per la confezione delle divise bianche fu adottato un tessuto sintetico denominato “tela candida” al posto della “tela rasata” per la camicia e della “tela crociata” per i pantaloni.
In questa occasione venne anche mutata la foggia dei pantaloni presentando una chiusura verticale di tipo civile al posto della tradizionale apertura laterale a “barchetta”.Un anno dopo fu introdotto per la camicia e per pantaloni invernali il famoso tessuto “pettinato lana”. Nel 1982 fu abolito anche il cappotto di panno che venne sostituito con un impermeabile con termofodera di tipo interforze, di colore diverso per ciascuna Arma.
Per completezza espositiva dobbiamo registrare anche un ultima modifica (nel 1994) alla divisa del marinaio, con la quale si interveniva nel “taglio” della camicia bianca che venne equiparata nella fattura alle camicie borghesi.

FINE