La divisa dei marinai di tutte le Marine Militari del mondo è praticamente la stessa, nei due tipi, invernale di panno blu scuro ed estiva di tela bianca. Il Regio Decreto del 1° Aprile 1861 nr. 4829 (art. 13) disponeva “Nessuna innovazione è fatta alla attuale tenuta degli individui di Bassa Forza del Corpo Reale Equipaggi”; si deve pertanto concludere che per la Regia Marina del neonato Regno d’Italia di adottarono le divise dei marinai del Regno di Sardegna. Il Regolamento sulle uniformi della Real Marineria del Regno di Sardegna all’art. 206 recitava:
” I marinari di prima classe vestiranno in questo modo:
Giubbetto di panno turchino, che incavalchi sul petto, abbia per ogni parte nove bottoncini senza corona, sia ornato alle estermità della goletta con tre altri bottoncini per parte, equidistanti.
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Pantaloni larghi, di panno turchino per l’inverno, e di tela bianca per l’estate. Farsetto di panno turchino coi bottoncini suddetti per l’inverno, e bianco per l’estate. Cappello rotondo col fiocco turchino, ed il cappietto nero, ornato attorno da una treccia nera, larga 15 mm. I marinari di seconda classe avranno la stessa ora prescitta divisa, tranne che la goletta sarà ornata soltanto da due bottoncini per parte. I marinari di terza classe vestiranno come sopra , fuorchè alla goletta, dove non dovranno avere che un sol bottoncino per parte. I marinari di quarta classe, come ancora i mozzi, useranno la divisa medesima degli altri marinari, se non che non porteranno nessun bottoncino alla goletta.
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“Questo regolamento non parla di camicia, ma solo di giubbetto, pantaloni e cappello, quest’ultimo dalla descrizione risulta essere il cappello a cilindro, con un fiocco che si ritiene fosse una coccarda turchina (colore dei Savoia), ed una treccia nera intorno alla base. Per quanto riguarda la camicia da indossare sotto il giubbetto e il gilet (farsetto) bisogna ricorrere all’iconografia, dove in qualche stampa si può vedere che i marinai sotto il giubbetto, ed anche senza giubbetto, indossavano una camicia di tela bianca, munita di ampio colletto azzurro con due piccole croci bianche sulle punte e due paramani pure azzurri ornati da due righe bianche.
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Quando si indossava il giubbetto, il colletto azzurro della camicia veniva portato all’esterno, come sino ad epoche recenti si portava il solino all’esterno del cappotto di panno. Le camicie non avevano cuciture alle spalle e le maniche erano cucite a circa metà distanza tra gomito e spalla; i pantaloni erano chiusi con una “patta” anteriore; al collo i marinai portavano un fazzoletto nero annodato sul davanti e con le punte liberamente pendenti sul petto. Evidentemente questa era l’uniforme di gala, perchè non è possibile ritenere che con tale divisa munita di pantaloni bianchi si facessero i lavori di bordo ed i “posti di manovra” alla vela.
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Immagini e testo liberamente tratte da un articolo di Gino Galluppini sulla rivista Marinai d’Italia, Bollettino Ufficiale dell’A.N.M.I.