Di Diego Ruina
Modello WHITE MODEL 90 mm
Tratto dalla rivista Soldatini nr. 24
Quando vidi per la prima volta il guerriero islamico della White Model non restai particolarmente colpito, mi sembrava un pezzo semplice e lineare.IL SOGGETTO
Ad un secondo esame, però, dovetti ricredermi, forse perché nel frattempo mi era capitato tra le mani un volume della serie Osprey che parlando proprio dei guerrieri dell’Islam, mostrava numerose varianti ed una notevole libertà nell’abbigliamento.
Il guerriero islamico rientra difatti in quella cerchia di soggetti “liberi”, sui quali, dopo aver sfogliato qualche libro o qualche enciclopedia, ci si può sbizzarrire realizzando vesti ricamate e corazze molto lavorate.
Il guerriero islamico rappresenta un sunto delle tradizioni, dei costumi e dei modi di vestire dei popoli con cui è venuto a contatto, è facile notare le forti analogie che presentano alcune parti del suo abbigliamento con elementi provenienti da zone assai diverse.
Per la documentazione mi sono servito dei volumi dell’enciclopedia dei popoli e delle nazioni, (soffermandomi sui paesi orientali interessati dalla religione islamica), di alcuni volumi della serie Osprey e di un libro di leggende persiane trovato in biblioteca quasi per caso.
Una gradita sorpresa, dato che tra le poche parole, spiccavano grandi disegni a colori in stile orientale di guerrieri, stoffe e tappeti riccamente decorati.
Dopo aver deciso a grandi linee i motivi da realizzare, ho provato a farli su un foglio di carta nella scala del soldatino, per entrare “nell’ottica”.
Ho provato varie soluzioni fino al raggiungimento di un ragionevole compromesso tra complessità e fattibilità.
La scelta è caduta su di un disegno dalle forme irregolari dorate sopra un tessuto azzurro con delle decorazioni rosse e verdi.
MONTAGGIO DEL KIT
Composto da pochi pezzi di buona fattura e di facile assemblaggio, ho iniziato col cestinare immediatamente l’ambientazione, inadatta a realizzare la mia idea, per poi rimuovere le linee di fusione con una limetta e della carta abrasiva fine.
Una volta puliti i pezzi, ho praticato i fori nelle gambe per inserirvi dei perni di fissaggio.
In questo caso la prudenza non è mai troppa, soprattutto se il pezzo dovrà viaggiare per delle mostre: ho usato il tondino di acciaio da 2 mm di spessore che poi ho annegato nello stucco bicomponente Milliput, con il quale ho riempito le cavità della veste.
Una volta realizzati i perni di connessione tra tronco e gambe, ho messo il tutto in forno a 50° per una ventina di minuti per far indurire lo stucco.
Ho rimandato il montaggio delle braccia, che avverrà a colorazione ultimata per facilitare la pittura di alcuni elementi.
A questo punto ho fissato il pezzo ad una base da lavoro ed ho cominciato a modificare alcune pieghe ed alcuni panneggi con l’ausilio di piccole lime, catya vetrata e Milliput.
Rimesso il tutto nuovamente in forno, ho poi realizzato la barba ed i baffi con piccole dosi di Milliput, lavorate con una lama ben appuntita.
Ho rifatto i pennacchi tornendo un tondino di alluminio sul minitrapano e realizzando i pennacchi con i capelli di una vecchia bambola
A questo punto non resta che pulire dalle sbavature le pistole, le spade e tutti gli accessori, controllarne i vari incastri per poi dare alcune mani di primer grigio della Tamiya.
LA PITTURA
Per la colorazione ho impiegato esclusivamente acrilici della Vallejo e oli della Winsor & Newton per alcune ombreggiature.
La cotta di maglia
Ho iniziato la pittura dalla cotta di maglia stendendo una mano di nero opaco ad acrilico e poi una serie di passate a drybrush con l’argento acrilico della Maimeri, per poi finire con alcuni tocchi nelle parti che rifletteranno la luce con bianco di platino, sempre della Maimeri.
Ho dato alcuni tocchi con toni marroni e seppia, ad olio, per simulare le ossidazioni del metallo.
Le placche dell’armatura
Dopo la cotta, sono passato alle placche dell’armatura, decidendo di realizzarle in metallo con decori in pasta di vetro e riporti dorati.
Ho steso la solita mano di nero opaco, per poi cominciare a fare dei lavaggi, aggiungendo argento al nero sino ad ottenere l’effetto dovuto.
Per le decorazioni, ho tracciato con un pennello fine intinto nel nero molto diluito le linee dei disegni, per poi passare alla colorazioni delle parti smaltate con tonalità di azzurro, verde e rosso.
Una volta schiariti i colori degli smalti vetrosi, ho steso due generose mani di lucido trasparente a smalto della Testors per conferire trasparenza e lucentezza al materiale.
Appena secco lo smalto (conviene aspettare almeno 24 ore) ho dipinto le parti dorate, per poi ricreare un effetto di tridimensionalità con varie tonalità di oro e metallo chiaro
Finito l’interno delle placche ho dipinto il bordo in dorato per poi profilare tutte le parti con del nero.
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Il viso Trattandosi di un guerriero islamico e quindi di provenienza orientale, ho dato alla pelle una tonalità leggermente scura, aggiungendo alla mescola di base del marrone rossiccio. La tonalità di base è stata ottenuta con del rosso, del giallo, del marrone terra e del bianco. Ho poi schiarito le parti più in luce con dei passaggi, aggiungendo del bianco, del giallo e del color carne. Le ombre sono state realizzate con dei passaggi di terra di siena e rosso ad olio. Dipinti occhi e baffi, ho colorato la parte interna della cotta in cuoio, che protegge il collo e la testa, con del marrone rossiccio opportunamente schiarito con del giallo ocra. Le ombre sono state realizzate con del terra d’ombra bruciata ad olio ed un tocco di nero. Ho realizzato le cuciture con del marrone dorato, schiarito con del beige. |
Fascia di seta
Finito il viso, ho dipinto la fascia di seta intorno alla vita con delle tonalità di arancio e vi ho tracciato sopra delle sottili linee verdi e blu.
Ho lumeggiato le linee una ad una seguendo le luci e le ombre del tessuto arancio, ed ho ombreggiato con dei passaggi ad olio marrone rossiccio.
Imbottiture sul ventre
La fascia ventrale è stata realizzata con un color pelle chiaro di fondo, successivamente sono stati dipinti dei motivi geometrici triangolari rossi ed azzurri.
A questo punto ho colorato le varie cinghie che legano le placche dell’armatura con tonalità della pelle consunta.
Per ottenere l’effetto, ho schiarito gli spigoli con del beige e dei leggeri tocchi di bianco, le ombre sono state realizzate con degli oli di terra di siena bruciata e naturale.
Il panno ripiegato che ferma le pistole, ha ricevuto una tonalità gialla di base, schiarita con del bianco e scurita con dell’olio terra di Siena naturale.
La veste
La tonalità di base è stata ottenuta dosando l’azzurro della Maimeri, molto opaco, con un Vallejo lucido.
Questa miscela ha dato una finitura satinata, caratteristica dei tessuti in seta.
Le pieghe in luce sono state riprese con l’azzurro chiaro Vallejo, le ombre sono state realizzate con un lavaggio ad olio di blu scuro.
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I decori laterali
Ho iniziato dai due motivi rossi, tracciando con una matita HB ben appuntita le sagome dei ricami, per poi dipingere i bordi rossi con del marrone terra d’ombra.
Ho riempito le zone marroni con del rosso carminio, avendo cura di lasciare un sottile filo marrone sui bordi che farà da profilatura.
Ho poi realizzato con del marrone scuro molto diluito ed un pennello molto sottile la linea che segue il bordo esterno dei due ricami.
Una volta fatto ciò, ho cominciato a schiarire con del rosso scarlatto le parti superiori delle sporgenze del ricamo rosso, per poi tracciare sempre con del marrone scuro le linee che delimitavano i vari triangoli.
Ho poi schiarito con dei passaggi di rosso scarlatto e di rosso cadmio chiaro, i bordi superiori dei vari triangoli per dare l’impressione di un disegno a rilievo.
Nel fare ciò, ho accentuato il contrasto per riprodurre l’effetto di un tessuto lucido che riflette molto la luce.
Per finire, ho tracciato i puntini verdi, azzurri e blu al centro dei triangoli, ed ho ritoccato alcuni profili che si erano coperti con del marrone scuro.
Una volta finito il ricamo, ho dato dei lavaggi di olio rosso scuro nelle zone d’ombra.
Dopo aver realizzato anche l’altro lato della veste, cercando di farlo il più uguale possibile e tenendo conto delle deformazioni dovute al panneggio, ho realizzato i ricami al centro dei fregi rossi utilizzando la stessa tecnica con colori gialli e arancio.
In ultimo ho realizzato con del colore diluito ed un pennello molto appuntito i ricami bianchi.
I ricami dorati
A questo punto non resta altro che realizzare il motivo dorato sull’azzurro.
Per non rischiare di lasciare dei punti “incompleti”, ho colorato la veste un po per volta.
Per prima cosa ho realizzato le sagome dei motivi con del marrone testa d’ombra, cercando di riprodurre un intreccio il più fitto e vario possibile.
Ho poi riempito le sagome con una mescola di giallo ed arancio, lasciando un sottile filo scuro sul bordo.
Ho poi schiarito i ricami con passaggi di giallo e bianco, seguendo il panneggio e cercando di dare un senso di tridimensionalità.
Per ottenere un risultato soddisfacente, ho schiarito con del giallo biancastro molto chiaro i profili superiori di tutte le forme gialle, cercando sempre di lasciare visibile un sottile bordo scuro.
Terminata questa fase, ho dato un lavaggio di acquarello dorato della Winsor & Newton su ogni decoro, stando attento a non sbavare sulle parti azzurre.
Quest’operazione una volta terminata, darà uneffetto dorato rilucente che si noterà solo osservando il pezzo controluce e ruotandolo.
Una volta terminato il decoroho dato un’ombreggiatura generale alla veste con dei lavaggi ad olio per scurire le pieghe più profonde e coprire tre colori: rosso, blu e giallo.
Per realizzare queste ombre ho impiegato tre passaggi diversi, nelle zone rosse ho applicato del rosso bordeaux molto diluito e per i ricami gialli un arancio chiaro.
Ho infine dato un lavaggio di terra d’ombra nelle zone più scure preoccupandomi di seguire i panneggi anzichè i decori, con lo scopo di uniformare e contrastare l’insieme.
Mentre osservavo le fotografie delle vesti di seta ricamata, ho notato che le zone in luce presentano dei riflessi che, indistintamente dal colore del tessuto, tendevano al bianco; ho voluto provare ad imitare questi riflessi con dei leggeri lavaggi ad olio bianco sulle zone in luce e sulla punta delle pieghe, sfumandoli il più possibile per evitare che si notassero le pennellate.
L’oro della veste
Finita la parte dei ricami della veste, ho realizzato il bordo con un motivo ad esagoni di vari toni di verde.
Per cominciare, ho dipinto una fascia con del marrone terra d’ombra e ho steso una tonalità verde chiaro che, ho poi schiarito con dei passaggi aggiungendo del bianco e del giallo.
Ho tracciato con una matita i contorni dei vari esagoni per poi dipingere i bordi con del verde scuro.
Ho continuato poi con l’aggiunta dei fregi bianchi, gialli e rossi.
Ho infine ombreggiato le zone del bordo con dei lavaggi ad olio di terra d’ombra.
Finalmente la veste è finita!!!
Adesso non resta che passare alla pittura delle gambe, dello scudo e delle armi.
Spade e pistole
La lama della spada è stata realizzata con tonalità metalliche azzurrate e sottili incisioni nere e bianco platino.
Le pistole sono state realizzate partendo da una base di nero, schiarito con l’argento Maimeri e con il bianco platino; le parti in oro sono state applicate con dei Maimeri applicati con dei lavaggi.
Ho poi dato una serie di lavaggi ad oilo neri per evidenziare i dettagli.
Per finire ho profilato i vari elementi con del nero, ho dipinto le pietre focaie della pistola con del grigio scuro schiarito con del bianco e le gemme dell’impugnatura della spada con del turchese.
Per dare il senso di trasparenza e lucidità alla gemma ho schiarito con un po di bianco il turchese per poi dare un piccolo tocco di bianco sulla punta.
Per simulare il riflesso, infine, ho coperto ogni gemma con una piccola goccia di trasparente lucido.
Sono passato poi alla colorazione del fodero della spada e delle cinghie con vari toni di marrone.
I pantaloni e le calzature
I pantaloni sono bianchi con una bordatura gialla e rossa.
Per realizzare il bianco ho steso un fondo bianco, marrone terra ed una punta di nero, che ho poi schiarito con dei passaggi di bianco puro fino ad ottenere l’effetto desiderato.
Per le ombre ho utilizzato il colore di base scurito con un’ulteriore punta di nero.
Il motivo rosso è stato realizzato con un pennello appuntito e della pittura molto diluita; i decori gialli sono realizzati su una base arancio.
Le scarpe sono in cuoio schiarito con del marrone medio e del rosso.
Ultimi ritocchi
Adesso non resta che dipingere i pennacchi dell’elmo con dei toni di blu e di verde dati a drybrush.
Dopo aver controllato che il soldatino non presentasse piccoli graffi o errori, ho finalmente montato i vari pezzi dipinti a parte.
Ho iniziato dalle pistole e dal panno giallo che le tiene ferme sul ventre, cercando di incastrarle il meglio possibile.
Ho poi dipinto la cintura che lega il panno giallo al corpo del guerriero con un color cuoio chiaro.
Ho proseguito, assemblando il fodero della spada, lo scudo ed infine le braccia.
Queste ultime non presentano una perfetta unione con il corpo, per cui ho dovuto applicare del Millipiut e ricreare la forma della cotta di maglia con un tondino di metallo sagomato a “C”.
Ho poi ritoccato le giunzioni con le stesse tonalità di metallo del resto della cotta.
Fatto ciò ho montato la lama della spada tra le mani allineando perfettamente l’elsa; con i pennacchi ed il paranaso dell’elmo…………., finalmente il soldatino è finito.
Come ultimo ritocco ho simulato un po di sporco e di polvere sulle scarpe, sui pantaloni ed in modo molto leggero, sulle parti basse della veste.
A questo punto non resta che realizzare una bella ambientazione orientaleggiante per ospitare degnamente il nostro guerriero.