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Macchi MC.202 Folgore – Masterclass

Mario Castoldi era convinto sin dall’inizio della prova di volo dell’MC.200 che il compimento assoluto del disegno fosse realizzato soltanto tramite l’installazione di un motore in-linea.

Questa opinione è stata confermata nell’agosto 1940, momento in cui il prototipo Macchi MC.202 (millimetro 445) venne provato con un motore importato di DB 601A-1 del Daimler-Benz. Il prototipo venne pilotato la prima volta il 10 agosto 1940 e le prove iniziali furono così positive e ben impressionanti che ne venne ordinato il suo immediato inserimento in produzione.

Genericamente simile nella configurazione generale al MC.200, il MC.202 Folgore (colpo di fulmine) ha introdotto una nuova struttura di fusoliera con una cabina di guida inclusa, ali molto simili al MC 200, ha inoltre mantenuto le stesse l’unità di coda ed il carrello di atterraggio.

Tuttavia, il singolo prototipo MC.202, che era basato su di una struttura del velivolo re-a motore MC.200, venne pilotato con un carrello di coda retraibile. A causa di queste forti similitudini ci fu un piccolo ritardo nell’iniziare la produzione, le prime consegne avvennero nella primavera del 1941. Costruito accanto al MC.200 da Macchi, da Breda e da SAI-Ambrosini, le serie iniziali dei velivoli erano alimentate dai motori importati DB601A-1 finché Alfa Romeo non avesse una versione autorizzata in produzione come il RA.1000 RC.41-1 Monsone (monsone).

Tuttavia, per questo motore si trattava di una era produzione limitata e ciò ha limitato il numero di MC.202s a complessivamente circa 1.500 (conteggio a fine produzione 1943)

Il MC.200 ha invece continuato ad essere prodotto.

Come il predecessore, il MC.202 è stato costruito in MC.202AS generalmente simile e MC.202CB in versione “tropicalizzata” e con le varianti del caccia-bombardiere con in più un singolo velivolo sperimentale di MC.202D che ha introdotto un radiatore modificato per il sistema di raffreddamento del motore.

Indubbiamente il migliore caccia del tempo per la Regia Aeronautica, le consegne iniziali dei velivoli di produzione iniziarono nel novembre 1941 per le unità impegnate in Libia.

Il Folgore inoltre ha partecipato alle azioni contro Malta e contro i convogli nel Mediterraneo e, nel settembre 1942, è stato schierato con alcuni esemplari nel settore nord orientale. 

Svolsero, inoltre, un ruolo significativo nella difesa della Sicilia e dell’Italia del sud contro gli attacchi con bombe lanciati dal U.S.A.F., ma prima dell’invasione alleata della Sicilia erano meno efficaci poichè il logorio aveva ridotto il numero totale disponibile.

Specification

Macchi MC.202

Type: single-seat interceptor fighter

Powerplant: one 1,175-hp (876-kW) Alfa Romeo RA.1000 RC.41-1 Monsone 12-cylinder inverted-Vee piston engine

Performance: maximum speed 370 mph (595 km/h) at 16,405 ft (5000 m); service ceiling 37,730 ft (11500 m); range 475 miles (765 km)

Weight: empty 5,181lb (2350 kg); maximum take-off 6,636 lb (3010 kg)

Dimensions: span 34 ft 8lh in (10.58 m); length 29 ft 0 ½ in (8.85 m); height 9 ft 11 ½ in (3.04 m); wing area 180.84 sq ft (16.80 m2)

Armament: initially two 12.7-mm (0.5-in) Breda-SAFAT machine-guns in upper engine cowling, but later series added two wing-mounted 7.7-mm (0.303-in) Breda-SAFAT guns; one production batch introduced a 20-mm cannon beneath each wing

Operators: Luftwaffe (small number ex-Italian), Italian Regia Aeronautica, Aeronautica Cobelligerante del Sud, and Aeronautica azionale Repubblicana

Varianti e produzione

Come il predecessor C200, il C202 aveva relativamente poche modifiche (solo 116 in tutto il periodo della sua “carriera”) la maggior parte di queste praticamente invisibili all’esterno.

Il numero totale di esempalri prodotti fu di 1454:

900 dalla Breda

150 dalla SAI AMBROSINI

403 dalla AERMACCHI

L’importo prodotto era realmente 1.106 e non 1.220 come precedentemente dichiarato. Breda ha costruito 649 (serie XVI cancellata, serie XII e XV parzialmente completata, da qui la differenza); Aermacchi ha fatto 390 esemplari, SAI soltanto 67.

Una delle differenze fra il prototipo e le serie di produzione era la mancanza di antenna radiofonica e del carrello di coda ritrattabile (queste differenze hanno agevolato un po’ nella velocità); la differenza nella velocità non era così grande e così, la versione di serie ha avuta il carrello di coda fisso e pure l’antenna radiofonica.

Tuttavia, il motore originale fatto in acciaio, è stato sostituito con una struttura di alluminio più leggera.

C.202

Cominciando con il Serie VII, il caccia ha avuto una nuova ala con due mitragliatrici da 7.7 millimetri (.303 dentro) Breda-SAFAT e un tergicristallo corazzato (precedentemente, solo la sede corazzata ed i carri armati autosigillanti ne erano dotati). Serie IX’ il peso di s era di 2.515/3.069 di chilogrammo con le 7.7 mitragliatrici installate raramente. [36]

C.202AS

Filtri per la polvere per gli impieghi nell’Africa del Nord; piccole variazioni che hanno interessato la velocità e così, quasi tutti il Folgore hanno adottato queste migliorie

 C.202AS

per concludere, cominciando da Serie XI vano per due bombe da 50, 100 o 160 chilogrammi, i piccoli grappoli di bombe (10, 15, 20 chilogrammi) o da 100 per i carri armati.

Questi agganci sotto le ali sono stati utilizzati raramente, poichè il Folgore è stato poco utilizzato in quel ruolo.

C.202CB

Punti di riscontro sotto ali per le bombe (CB – Caccia Bombardiere)

C.202EC

Probabilmente significando Esperimento Cannoni, era un altro anello di collegamento fra Veltro e Folgore. Un velivolo (Serie III, s/n millimetro 91974) misura con un accoppiamento di un cannone montato a gondola da 20 millimetri con 200 tondi ciascuno (ha volato il 12 maggio 1943); successivamente si è trasformato in corrente alternata .205V.

Altri quattro esemplari ne erano dotati, ma, malgrado i buoni risultati nelle prove (miranti per amplificare la potenza di fuoco del Folgore), non ne venne autorizzata la produzione in quanto i cannoni penalizzavano le’ prestazioni del veivolo.

Non c’era spazio nel Folgore per montarli all’interno delle ali o del muso, così venne sviluppato il MC205V/Ns, la XII serie avrebbe introdotto nuove ali provviste di MG151.

Ciò non è ben documentato, sembra che questa serie venne prodotta dalla Breda dopo l’8 settembre e venne interrotta insieme con la produzione di altri veivoli con il bombardamento degli stabilimenti da parte dell’aviazione americana.

In 5 cinque giorni di bombardamento venne annientata la capacità produttiva di tutti gli aeromobili militari italiani.

C.202RF

Dotato delle macchine fotografiche per le missioni di ricognizione fotografica (R – Ricognizione, ricognizione), ne vennero prodotti davvero pochi, successivamente il ruolo del ricognitore venne ricoperto dal Veltros.

C.202D

Prototipo con un radiatore modificato, sotto il muso dell’aereo, simile al P-40′ s una (s/n. millimetro 7768)

C.202 AR.4

Almeno un aereo è stato modificato con funzioni di rilevatore radar (accoppiato con S.79s)si pensò anche di progettare il Folgore anche come ‘ Mistel’ , con un ” AR.4; radiobomba”. (una specie di bombardiere remote-control modello kamikaze).

C.202 con il DB 605 ed altri motori

Macchi MC.202 con il DB 605 era inizialmente conosciuto come MC.202 bis; più tardi come C.205 Veltro.

Macchi C.200, C.202 e C.205 hanno condiviso molte componenti comuni. Il MC.200A/2 era un MC.200 con le ali del Folgore (MM.8238).

Dopo l’armistizio, Aeronautica Sannita o il Co-Belligerante italiano AF MC205 iniziarono a modificare il C.202s con il DB 605s. Questi velivoli sono stati poi conosciuti con il nome di ” Folgeltro”.

Se ne produssero circa un paio di dozzine.

Un altro Folgore è stato modificato con il DB 601E-1 (1.350 cavalli vapore) nell’estate del 1944, ma questo ibrido con la tecnologia di Bf-109F venne fermato il 21 gennaio 1946. Il MC. 204 era una versione con un L.121 Asso (1.000 cavalli vapore); impiegato all’inizio nella guerra (il 28 settembre 1940), ma in tutto lo sforzo è continuato soltanto con i motori DB-601. All’inizio il Folgore era dotato del DB originale 601s, mentre dal Serie VII, erano disponibili con il RC.41s.

I motori italiani avevano più o meno 100 cavalli vapore in meno del DB tedesco 601s.

Dopo la guerra, in 31 strutture del velivolo C.202  vennero applicate su autorizzazione i motori DB 605 del Daimler-Benz per essere venduti all’Egitto come C.205 Veltros, con altri 11 ‘ real’ MC.205s (con i cannoni MG151 nelle ali).