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Gran Mastro Teutonico – XII secolo – Masterclass

Sui cavalieri teutonici è stato oramai scritto moltissimo, quindi non mi soffermerò a ripetere cose più o meno note.

Cercherò di descrivere invece gli aspetti puramente tecnici della realizzazione di questo figurino.

Il pezzo è Pegaso e l’ho dipinto esattamente come riportato nella box art.

Lo ho infatti acquistato proprio perché mi piaceva così, con la veste bianca nella neve e l’elmo con le corna e l’araldica dello scudo a fare da contrasto.

Togliendo le corna dell’elmo però si può tranquillamente usare questa miniatura per riprodurre un qualunque cavaliere del 1200.

Le parti in metallo, come oramai mia consuetudine, sono state lucidate.

Per la cotta di maglia, dopo averla trattata con una spazzola di ottone, sono stati eseguiti una serie di lavaggi con colore ad olio diluito composto da nero avorio e terra d’ombra, insistendo nella parti in ombra e nelle pieghe.

Anche l’elmo è stato trattato alla stessa maniera.

Qui il trattamento con il colore ad olio diluito è stato ripetuto più volte, picchiettando tale deposito di colore mentre il solvente evaporava con un vecchio pennello dalle setole allargate in modo da ottenere una superficie non omogenea e dare l’idea di un metallo ossidato e non più brillantissimo.

Qualche scalfitura è stata simulata con delle sottili linee realizzate con argento per tipografia.

E’ stata poi stesa una mano di smoke grey molto diluito, cercando di non arrivare ad una finitura troppo lucida che mi sembrava non consona alla fredda e rigida ambientazione scelta.

Le corna sono state dipinte con una mix di nero lucido e marrone giocando sulla percentuele dei due colori per ombre e luci.

Le parti in mtallo dorato sono state ottenute con una base di oro maimeri, reso più vivo da un passaggio di clear yellow trasparente e poi trattato con terra d’ombra ad olio diluito. Anche qui smoke grey diluito come protezione finale.

Il bianco.

Dopo avere terminato le parti in metallo il resto del figurino è stato trattato con smalto humbrol grigio, come primer.

Per il bianco sono partito da una base di Deck Tan (986), stesa in numerose mani molto diluite.

Poi per le luci ho aggiunto silver Grey (883) e Off white (841).

Per le ombre al 986 ho aggiunto il Dark Sea Grey (991) e poi una punta di Flat Brown (984) + Violet Blu (811).

Alla fine ho realizzato dei lavaggi diluitissimi con mix nero + marrone a simulare un poco di sporco sul bordo della tunica.

Cintura, lacci ed altre parti in cuoio sono state ottenute con marroni vari, cercando di variare le mescole per avere toni differenti.

Per quanto riguarda l’araldica occorre fare un distinguo. La croce portata sulla veste dai cavalieri teutonici era patente, cioè allargata all’estremità dei bracci, nera in campo d’argento ed è stata realizzata in nero e poi schiarita aggiungendo del color carne.

La croce sullo scudo, invece, aveva i bracci dritti e prendeva tutto il campo.

Solo il Gran Maestro “Hochmeister” aveva il privilegio di portare sullo scudo la croce nera dell’Ordine inquartata col le armi del suo casato(in questo caso la mezza aquila e le bande rosse e gialle).

Dal 1206 poi, la croce nera del Gran Maestro divenne d’oro bordata di nero.

La neve è stata realizzata con le microsfere della prochima.

Alla fine sono rimasto piuttosto soddisfatto da questo pezzo.

La posa molto naturale e l’elmo cornuto ben trasmettono il presunto rigore morale e la fierezza di questi monaci guerrieri.

Marco Berettoni