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The empire of apes – Masterclass

Bisogna riconoscere che uno dei maggiori meriti, a mio avviso, della spesso denigrata Andrea Miniatures, sia quello di avere nel proprio catalogo di soldatini in metallo una vasta scelta di soggetti per nulla “storici”, bensì ispirati al mondo della fantasia, della favola, ma soprattutto al cinema. E se questo approccio può far storcere il naso a qualche purista del soldatino storico, almeno nel mio caso è servito a riavvicinarmi qualche anno fa all’antica passione rimasta in letargo nel mio cuore per molto tempo dopo l’adolescenza. Per la medesima ragione, non ho potuto far a meno di rimanere incantato di fronte ad alcune delle ultime produzioni della nostra cara Masterclass, che sembra aver intuito quanto simili scelte possano incontrare il gusto degli appassionati.

I miei primi soldatini in metallo furono acquistati on-line proprio dal sito dell’Andrea, e dopo faticosa selezione, arrivai a scegliere tra i tanti veramente bellissimi, anche se oggi potrebberero essere considerati un po’ datati, “Conan il Barbaro”, Neo di “Matrix”, “Indiana Jones” ed infine la scenetta ispirata a quel capolavoro della fantascienza che è il primo “Il Pianeta delle Scimmie”. E proprio a quest’ultima vorrei dedicare questo mio breve articolo.

Preparazione dei pezzi

Bisogna essere corretti nell’evidenziare come quasi tutto sia ben concepito nel presentare il prodotto, a partire da una confezione, ricca di foto a colori del pezzo finito da usare come esempio per la colorazione, ma soprattutto concepita con una semplicissima quanto efficace imbottitura di gommapiuma a proteggere i pezzi da un’accidentale piegatura. Unico piccolo neo è il libricino interno, che dovendo spiegare come preparare, montare e colorare le figure, in realtà ci riesce pochissimo, risultando sommario e incompleto proprio nell’indicare i colori delle parti.

Ben altra soddisfazione da il maneggiare le figure: le sculture, quella del gorilla/soldato, ma soprattutto quella del protagonista del film, il grande Charlton Heston, sono superlative, direi al limite della perfezione. A riprova di ciò, mi sono divertito a chiedere a persone per nulla addentro al nostro mondo, tanto meno alla fantascienza, chi ci vedevano nelle figure della mia scenetta una volta finita; beh, non ha avuto esitazione nel riconoscere le sembianze dell’attore, nonostante l’avessi dipinta io………….

Altrettanto buona è la fusione dei pezzi, molto puliti e precisi, per i quali il mio intervento di modifica/correzione in fase di montaggio è stato praticamente nullo. E siccome la scenetta è venduta completa di ambientazione, a mio avviso senza alcuna necessità di aggiungere altri elementi, in quanto viene rappresentata esattamente la scena del film in cui Heston viene condotto in giudizio in una specie di anfiteatro, si arriva velocemente alla fase della pittura separata delle tre parti, la scalinata, il gorilla ed il prigioniero, assemblate tra di loro solo alla fine.

Tutti i pezzi sono stati trattati con un fondo di smalto grigio chiaro opaco, in luogo dei primer acrilici spray che ho usato per molto tempo, ma che ora ho definitivamente abbandonato. Infatti gli smalti dati a pennello, molto diluiti, oltre ad essere esageratamente più economici, sono decisamente più pratici per chi come me non ha una sala hobby nel quale spruzzare a piacimento. Inoltre si ha una finitura più liscia ed un maggior controllo delle parti da coprire, particolarmente utile quando si hanno parti da lasciare in metallo come nei casi di lucidatura delle armature.

Pittura

Uso generalmente colori acrilici, anche se per gli effetti di sporco spesso mi affido agli oli.

L’Ambientazione

Per la scalinata ho usato un fondo ocra dei vecchi Andrea (molto simile al giallo sabbia Vallejo), a cui ho sovrapposto dei lavaggi ripetuti di marrone trasparente e siena trasparente della Vallejo. In alcuni punti ho lasciato tracce di verde oliva Andrea molto diluito a simulare la crescita di muschio. Infine ho passato a pennello asciutto prima del beige e poi selettivamente dell’avorio, sempre Vallejo.

Il Gorilla

Nel dipingere il Gorilla mi sono allontanato di molto dai colori suggeriti nel libricino; infatti ho dipinto il muso cercando di ricreare l’effetto dato nel film, di una pelle più tendente al nero che al marrone, come invece evidenziato anche nelle foto della scatola. Nel film era netta la differenza tra appunto i gorilla/soldati e gli scimpanzé/scienziati con la pelle marrone chiaro. Quindi ho dato un fondo nero semi lucido, a cui ho aggiunto luci con del grigio scuro sempre addizionato di un po’ di medium lucido; mi è piaciuto evidenziare il bordo tra occhio e palpebre in rosso, come e facile che risalti osservando nella realtà questi animali. Il pelo è invece fondo marrone opaco Vallejo, più lavaggi in nero.

Il gilet in pelle è stato dipinto con una base blu di prussia+grigio confederato+una punta di blu intenso vallejo+medium lucido; le luci, aggiungendo blu unionista+medium lucido in tre incrementi; le ombre sono realizzate aggiungendo al colore base un paio di incrementi di rosso scuro, quindi ottenendo una sorta di porpora. I pantaloni hanno una base di violetto della Vallejo, le cui luci sono ottenute aggiungendo rosso scuro al violetto; la luce massima con il porpora Vallejo. Per le ombre dei pantaloni ho aggiunto minime quantità di nero al violetto. Gli stivali sono base nero lucido+nero opaco, a cui ho sovrapposto lavaggi ad olio terra di siena e terra d’ombra bruciata. Le parti in cuoio, come la bandoliera e la cinghia del fucile, hanno una base in cuoio rosso Andrea, ombre in cuoio scuro Vallejo+medium lucido, e luci di usura aggiungendo al cuoio base dell’arancio germanico Vallejo. Infine il fucile è semplicemente nero opaco, con minimi tocchi di luce gunmetal; infatti nel film le armi sembrano avere l’aspetto di un materiale plastico, piuttosto che quello metallico delle armi abituali.

Il Prigioniero

Il prigioniero Charlton Heston è praticamente nudo, eccetto un perizoma sudicio intorno alla vita. Per la realizzazione delle parti color carne, io mi trovo molto bene con il Kit di colori specifico della Andrea Miniatures, che riesco facilmente a personalizzare, variando semplicemente il colore di partenza, aggiungendo i rossi, i marroni, i rosa ad uno dei due colori di base contenuto nel kit. In questo caso invece ho semplicemente mescolato in parti uguali i due colori base. I capelli e la barba sono in beige a cui ho sovrapposto un paio di lavaggi molto diluiti di marrone beige vallejo. Il perizoma è in marrone opaco Vallejo, con luci ottenute aggiungendo dell’arancione, e rifinendo con lavaggi molto diluiti di verde oliva+cuoio scuro, a simulare lo sporco. Infine i lacci di cuoio (realizzati con lamina di metallo) che legano il prigioniero ed il cappio del bastone sono in cuoio scuro, lumeggiato usando varie proporzioni di arancio.

Un messetto di lavoro notturno… e, nei limiti delle mie capacità, il gioco è fatto…….. Non posso che ribadire quale piacere e soddisfazione sia stato il portare a termine questo lavoro….

Alla prossima!

Stefano Iovinelli